All’interno della Legge di Bilancio 2023 è stata inserita la possibilità di sanare possibili irregolarità formali, attraverso il versamento di € 200,00 per ogni anno che si desidera sanare in unica soluzione o in due rate 31/03/23 e 31/03/24.
Rientrano in tale sanatoria le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022 che non hanno dato luogo al versamento di minori imposte o alla determinazione di una minor base imponibile sui redditi, IRAP e IVA.
A titolo esemplificativo e non esaustivo rientrano tra le violazioni definibili (circolare Agenzia delle Entrate 2/E/2023):
- La presentazione di dichiarazioni annuali redatte non conformemente ai modelli approvati ovvero l’errata indicazione dei dati del contribuente;
- L’omessa o irregolare presentazione dei dati delle fatture emesse e ricevute o delle liquidazioni periodiche IVA;
- L’omessa, irregolare o incompleta presentazione degli elenchi Intrastat;
- La violazione degli obblighi inerenti la documentazione e registrazione delle operazioni non imponibili ai fini IVA, purché la violazione non abbia inciso sulla corretta liquidazione del tributo;
- La violazione degli obblighi inerenti la documentazione e la registrazione delle operazioni non imponibili, esenti o non soggette ad IVA, purché la violazione non rilevi neppure ai fini della determinazione del reddito;
- L’irregolare applicazione delle disposizioni concernenti l’inversione contabile, in assenza di frode;
- La mancata iscrizione al VIES.
- La tardiva o incompleta trasmissione dati delle operazioni relative al sistema “tessera sanitaria”
- La tardiva trasmissione al Sistema di Interscambio delle fatture elettroniche;
- La tardiva o omessa trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri;
- La tardiva o omessa comunicazione delle operazioni transfrontaliere.
Se volessimo quindi fare un ragionamento generale dall’introduzione della fatturazione elettronica e sue difficoltà ed errori commessi ( ad esempio invio della fatture e corrispettivi oltre i 12 giorni , indicazione codici iva errati e altre varie anomalie riscontrate negli ultimi 4 anni) potrebbe aver senso ragionare sul sanare le annualità 2019, 2020, 2021 e 2022 ,
In effetti la normativa sanzionatoria relativa agli errori su possibili fatturazioni , omessa/ tardiva/ errata comporterebbero una possibile sanzione dal 90% al 180% con un minimo di 500 euro, oltre ad una possibile sanzione per violazione di fatturazione che non modifica la liquidazione iva da 250 euro a 2.000 euro.
Tenete conto che nel primo anno e nel successivo a seguito pandemia COVID, l’agenzia ha tenuto fino ad ora un comportamento lassivo e non sanzionatorio.
C’è quindi una opportunità fiscale di chiudere le sopra indicate possibili contestazioni con il versamento una tantum di € 200,00 per annualità.
Vi invitiamo a leggere attentamente le prime 10 pagine della Circolare Agenzia consultabile a questo link in quanto riferite alla presente “Tregua fiscale”.